Ciao a tutti e benvenuti a questa nuovissima intervista di BookNess.
Per me è veramente un onore avere dall’altra parte una persona che ci insegna ad essere ordinati con i nostri soldi e, guardate un po’ da che location ci sta chiamando, guardate l’ordine che c’è, in totale coerenza tra ciò che divulga e ciò che fa.
Dall’altra parte una persona coerente Alessandro Melis, autore del libro Metodo Savinget. Impara a risparmiare senza rendertene conto.
Ciao dicci chi sei e di che cosa ti occupi.
Innanzitutto sono un trader, quindi faccio trading sui mercati finanziari da ormai un po’ di anni.
Ho un percorso di formazione inerente a questo campo ed il libro cerca di far avvicinare le persone al mondo della finanza personale, che a mio parere deve partire dalla gestione dei propri soldi.
Deve necessariamente iniziare da quello che è il comprendere come funzionano le entrate e le uscite, fino a mettere ordine ed eventualmente migliorare le proprie entrate economiche, in modo da avere una gestione ottimizzata.
L’intento del libro è proprio mettere chiarezza sulla gestione del denaro, sulla gestione del bilancio personale di ogni persona.
Questo è quello che secondo me bisognerebbe imparare, ma dovrebbero impararlo tutti, dovrebbe essere un argomento da insegnare a scuola.
Imparare tutto questo migliora sicuramente la vita di tutti i giorni.
Per chi eventualmente volesse approfondire l’argomento della gestione di un capitale risparmiato con un metodo preciso, ovviamente nel libro c’è tutto quello che riguarda il mondo della Finanza.
Detto questo, nella descrizione del tuo libro c’è una sottolineatura da cui si evince che, nel testo che ci stai proponendo, non ci sono conteggi, “magheggi”, ma semplicemente delle analisi obiettive di quella che è una situazione personale.
Spiegaci meglio questo aspetto perché in tanti altri libri, di questo genere, ci sono tutta una serie di tabelle, di conteggi, mentre tu ci proponi un approccio ben diverso, basato su un’analisi personale.
Per arrivare a questo testo, che ho deciso di scrivere, ho dovuto passare diversi anni a capire, a formarmi su questo argomento.
Ho sempre avuto in testa la gestione delle mie finanze, però ho dovuto comunque approfondire nel corso del tempo.
Ho notato, come dicevi tu, che si tende a generalizzare quella che è la gestione finanziaria, tramite delle percentuali, dei “giochini” di risparmio.
Perché alla fine si va sempre a parlare di risparmio, di un modo alternativo per costringersi a mettersi da parte dei soldi, senza però tener conto che ogni persona è diversa.
Ogni persona ragiona diversamente, ha entrate e uscite completamente diverse da quelle della massa.
Non tutti possono magari permettersi di risparmiare quella percentuale precisa, cosa che invece viene suggerita molto spesso, diventando quasi una costrizione.
Quello che ho fatto, prima su me stesso, e poi divulgato, è appunto partire da un’analisi del proprio bilancio personale, dalle proprie entrate ed uscite, e sulla base di questo gestire tutte le relative uscite.
Poi, di conseguenza, sistematizzare quello che può essere eventualmente un accantonamento, un risparmio.
Però appunto si parte da una base personale, non da qualcosa di generico.
Una volta imparato a gestire le spese e il proprio bilancio, a quel punto, e solo allora, si può parlare effettivamente di mettere via una certa quantità di soldi.
Ci sono tanti piccoli accorgimenti all’interno del libro, che se utilizzati come si deve, non vanno in alcun modo ad inficiare sul benessere giornaliero, però alla fine dell’anno permettono di trovare un risparmio, di cui in realtà neanche ci se ne accorge, mentre lo si sta facendo.
Quindi è come se fosse una dieta.
È un percorso assolutamente personalizzato che dipende dai propri fattori psicologici e fisici.
Molto interessante ciò che ci stai illustrando.
Quando mi hai contattato, più di un anno fa, mi avevi detto che stavi lavorando ad un progetto ulteriormente evolutivo rispetto a quello che hai presentato all’interno del libro.
Mi avevi accennato alla possibilità di un software per la gestione intelligente delle proprie finanze personali e anche di un portale, in cui raccogliere tutta una serie di percorsi formativi sul miglioramento della produttività personale, della finanza ottimizzata, della persona.
Parlaci proprio di questo progetto a 360°, a che punto è rispetto all’ultima volta in cui me ne hai parlato?
Il software che hai citato tu è pronto, quindi utilizzabile, ed è un software di gestione spese.
Ce ne sono tantissimi in giro, ovviamente non ho inventato nulla di nuovo, ce ne sono a bizzeffe, ma poiché il mio metodo non è generico, il software stesso è basato sulla persona.
Ho semplicemente trasportato all’interno di questo programma ciò che insegno nel libro per facilitare l’utente a gestire le proprie entrate, le proprie uscite, le proprie spese.
Quindi è specifico, fatto apposta per raggiungere i propri obiettivi.
Per quanto riguarda il portale, è un progetto che sto portando avanti e si sta espandendo.
Inizialmente era un po’ più generico, volevo provare a fare qualcosa di adatto a chiunque, andando a prendere diversi fattori, però ho capito non essere realmente fattibile, semplicemente perché crea confusione.
Ho voluto creare un percorso specifico, soggettivo, personalizzabile da ognuno, preciso da seguire, in coerenza con il libro, per una nicchia riferita al trading.
Al momento c’è un unico percorso molto profittevole, intelligente, con risultati provati e dimostrati, senza i quali sarebbe “fuffa” quello che uno potrebbe andare ad esporre.
È focalizzato sulla finanza, ma avrà diversi settori, perché non tutti hanno le stesse propensioni, così ognuno avrà modo di poter scegliere il percorso che preferisce, sempre legato al mondo della finanza, del trading e degli investimenti.
Secondo me, è veramente importante che ognuno di noi impari a gestire i soldi per conto proprio e a non farli gestite da altri.
Lasciare il denaro in banca ormai è una cosa sbagliata a causa dell’ inflazione e di altri fattori, perché il capitale risparmiato viene eroso e le banche lucrano su commissioni, movimenti e quant’altro.
Affidarlo ad altri, si sa che nel 90% dei casi , non verranno fatti gli interessi del cliente.
Quindi gestire da sé le proprie finanze ed eventualmente fare errori, secondo me è la cosa migliore.
Descrivici la tua giornata quotidiana, siamo molto interessati.
Ci sono trader che magari fanno analisi 4 – 6 – 8 ore al giorno, oppure ci sono trader come me che dedicano una piccola parte della giornata a questo, il resto del tempo lo dedicano a qualche altro progetto.
A me interessava trovare il modo per gestire il mio capitale, con la minore spesa di tempo possibile, gestirlo al meglio, con ottimi risultati e poi dedicarmi ad altri progetti.
Ovviamente dipende dai gusti personali, ma io tutto il giorno incollato al computer ad analizzare i grafici non riesco a starci, non fa per me e e non fa, secondo me, per la maggior parte delle persone che si affacciano a questo mondo.
All’inizio può anche essere interessante e entusiasmante, ma alla lunga diventa quasi come avere un posto fisso.
Non è detto che stare 8 ore attaccati al computer porti ad avere più risultati, soprattutto nel trading.
Sempre parlando di finanza personale la diversificazione è una delle cose principali.
Quindi se mi dedico anche ad altri progetti, oltre ad aiutare le persone che possono essere interessate a questo percorso, sto diversificando le mie entrate.
Questa è un po’ la vita che faccio, ma non è uguale per tutti.
Un’altra cosa che mi ricordo è che tu, anche se hai pubblicato il libro da qualche mese, stai temporeggiando nella promozione, perché vuoi fare in modo che il tuo portale, il tuo progetto complessivo sia pronto, affinché il libro ne diventi il veicolo di espansione.
Qual è a tal proposito la tua strategia di marketing?
Una volta acquisiti magari un certo nuemro di contatti, cominciare in “organico” a pubblicizzare il libro.
Al momento la promozione è ferma per questo motivo.
Sostanzialmente sto aspettando di trovare più contatti che magari possono essere legati alla realtà del trading, per poi focalizzarmi un po’ di più sul libro e tramite quella rete iniziare a fare un minimo di promozione.
Secondo me, e te lo dico in maniera trasparente, è un gran peccato, perché prima di intervistarti ho ripreso in mano il tuo libro, dove ho ritrovato degli spunti incredibilmente utili e interessanti con un approccio semplice, ma non banale, tuo.
Spieghi, ad esempio, come gestire la telefonia, il gas, la luce, insomma molto pratico, molto attinente alla quotidianità e sono dei consigli necessari ad ogni persona, soprattutto in questi tempi piuttosto difficili.
Alessandro, quali sono i link dove trovarti, dove poterti contattare, dove poter approfondire le tue conoscenze?
Ci sono alcuni link.
Principalmente la mia pagina Facebook, AlexM.
Dopodiché c’è il sito principale, dove all’interno ho inserito la sezione libro, dove c’è l’opportunità di andare a vedere l’anteprima, leggere la pagina di presentazione per poi eventualmente acquistarlo e lo si trova all’interno del sito alexmconsulting.com.
Tu che sei una persona così precisa, rigorosa, come ti sei trovato con il nostro servizio Self Publishing Vincente?
Diversamente non avrei potuto pubblicare libro.
Non sarei stato assolutamente in grado di farlo da solo, soprattutto non avrei avuto il vostro aiuto per la sistemazione.
Un conto è scrivere il libro, perché si hanno delle idee e si buttano giù, un conto è poi l’impaginazione, la copertina e tutto quello che riguarda la pubblicazione.
Vi sono assolutamente grato perché diversamente non avrei avuto modo di fare un lavoro così pulito, così accurato, come avete fatto voi.
Spero ci siano nuove opportunità di collaborare con te, una persona assolutamente valida, un professionista così spinto da tanti interessi su più fronti.
Ti mando un abbraccio e magari, un giorno, ci berremo una una birra insieme.
A presto Alessandro.
Un abbraccio