Quando il cibo smette di essere un nemico
Nel mondo del benessere, raccontare la propria esperienza è uno dei modi più autentici per attrarre nuove persone in cerca di risposte. È esattamente ciò che ha fatto Francesca Carvutto con il suo libro “Cibo in armonia – La bugia della dieta perfetta”.
Biologa nutrizionista e farmacista, Francesca aiuta le persone a ritrovare equilibrio tra cibo, corpo e mente. Ma prima di essere una professionista, è stata lei stessa a vivere sulla propria pelle la disarmonia alimentare ed emotiva. È da questa esperienza che nasce il suo metodo, raccontato con sincerità e passione nel suo libro.
Una risposta diversa per chi ha provato di tutto
Durante l’intervista con Emanuele Properzi sono emersi alcuni spunti che meritano attenzione. Prima di tutto, la rottura con il concetto tradizionale di dieta: Francesca spiega che la più grande bugia mai raccontata è che “la dieta debba essere triste”. Un’affermazione semplice, ma rivoluzionaria, per chi ha sempre vissuto il dimagrimento come una punizione.
Il suo approccio è radicalmente diverso: non si basa solo su calorie, ma tiene conto del microbiota intestinale e delle emozioni. Il cibo, infatti, non è solo nutrimento, ma spesso è anche piacere, conforto, memoria. Trascurare questa dimensione significa, secondo Francesca, fallire in partenza.
Storie vere per immedesimarsi
All’interno del libro trovano spazio storie autentiche di pazienti: da Giulia a Andrea, da Rita a Chiara. Sono racconti che aiutano il lettore a riconoscersi, a sentirsi meno solo nel proprio percorso. Come spiega Francesca, “dimagrire è prima di tutto un’esperienza interiore”.
Un esempio emblematico è quello del “signore del cornetto”: per lui quel gesto quotidiano non era solo una colazione, ma una coccola. Francesca non gliel’ha tolto. Perché rinunciare al piacere, soprattutto se è l’unico spazio affettivo rimasto, non è mai una strada sostenibile.
Non chiamatela solo nutrizionista
Francesca stessa lo dice chiaramente: “Solo nutrizionista è restrittivo”. Il suo lavoro va oltre: include ascolto, comprensione, indagine emotiva. Non si limita a misurare peso e centimetri, ma si chiede chi è la persona che ha davanti, cosa cerca davvero, quali traumi la condizionano.
Il suo metodo si rivolge proprio a chi si sente all’ultima spiaggia: a chi mangia poco ma non perde peso, a chi ha problemi intestinali, a chi non sopporta più la parola “dieta”. Il libro diventa così un primo passo verso una consulenza personalizzata, che integra alimentazione, mindfulness e – se necessario – anche l’uso mirato di integratori.
Dalla teoria alla pratica: l’integrazione mirata
Francesca ha ideato una linea di integratori che riflette la sua visione olistica: “In Armonia”, “ArmoDima”, “ArmoDetox”, “ArmoDol” sono pensati per riequilibrare intestino, mente e infiammazione. Ma non sono obbligatori: sono un supporto in più, utile soprattutto nei casi di disbiosi, infiammazioni croniche o difficoltà ormonali.
Il libro come punto di svolta
“Cibo in armonia” non è solo un libro informativo: è un mezzo per entrare in relazione con chi ha bisogno. Come racconta Francesca, chi la seguiva sui social ora ha finalmente una visione chiara e completa del suo metodo. Il libro, dunque, aiuta a fare il primo passo verso un cambiamento duraturo.
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