Davide, di che cosa ti occupi in questa fase? Quali sono i tuoi progetti attuali? Cosa stai facendo?
Ciao Emanuele. Mi occupo di aiutare le persone e soprattutto gli imprenditori e i professionisti a creare e poi a vendere il proprio corso su internet, attraverso degli strumenti di tipo digitale e cartaceo, per certi.
Molto interessante, Davide. Mi ricordo la tua esperienza in self publishing, un’esperienza multipla. Nella pubblicazione di libri in self publishing hai avuto un grandissimo successo continua a vendere il tuo “I Segreti Militari per Gestire il Tuo Tempo…”. Com’è il titolo specifico? Ripetimelo, per cortesia.
È molto lungo! “I Segreti Militari per Gestire il Tuo Tempo come un Sergente Istruttore”.
Ottimo. Si vede che il titolo è ben studiato, si vede che sei un esperto di marketing. Si capisce esattamente il beneficio, un beneficio molto specifico. Ma dicci come questo libro ti sta aiutando dal punto di vista del marketing, nello sviluppo del tuo business e nella creazione di opportunità susseguenti alla pubblicazione.
È molto semplice. La maggior parte delle persone probabilmente pubblica un libro dando semplicemente dei contenuti, soprattutto quando parliamo di libri non fiction, ma libri collegati alla vendita e che aiutino spingere il proprio business. È una cosa assolutamente normale e positiva, è giusto che sia così. Il problema è che spesso si fa un errore. Cioè non si utilizza il libro come uno strumento di marketing, ma si pensa al libro fine a se stesso. Metto il libro su Amazon, metto il libro in una libreria, ed è finita lì. Spero di guadagnare con le royalty del libro. In realtà sto perdendo la grossa fetta dell’iceberg.
Sto perdendo tutto ciò che sono in realtà le nostre competenze, da imprenditori, da professionisti, da consulenti, che in realtà potrei mettere a leva sfruttando il contenuto del libro. E quindi, se io riesco a strutturare il libro in una maniera particolare, in modo tale da appagare la curiosità dell’utente che quindi trova già delle informazioni utili, ma anche stuzzicarlo e dargli ulteriori appigli. E questi appigli devono essere risolti in qualche modo all’interno di un posto differente dal libro, può essere un sito internet, può essere un webinar, può essere una consulenza diretta. Allora ho fatto veramente centro. Altrimenti io costruisco un libro, guadagno 1, 2, 5 euro quando mi va benissimo con la vendita del libro, ma sto perdendo 50, 100 euro dall’altra parte.
Grazie, Davide, molto chiaro. Questa è una visione d’insieme. Nel senso che è una visione di lungo termine, è una visione strategica. Quindi tu ci stai suggerendo di scrivere un libro, non come un prodotto fine a se stesso, ma come un prodotto “comunicativo”, che si rivolge al tuo business, in una maniera trasversale, a lungo termine, guardando a un orizzonte ben più ampio.
Ora vorrei che tu, dato che sei esperto in moltissimi settori dell’applicazione delle tecniche di web marketing, ci dicessi se secondo te potrebbe essere utile per gli imprenditori scrivere un libro. Quali sono secondo te, in base alle tue esperienza di grandissimo esperto di marketing, i vantaggi che potrebbe avere un imprenditore, un libero professionista, un esercente, nella pubblicazione di un libro strategico per fini di marketing?
La risposta principale, Emanuele, è che, secondo me, non tutti dovrebbero scrivere un libro. Nel senso che, non è un problema di contenuti. Il problema è quanto ne so io per scrivere un libro. Togliamo di mezzo le persone che vorrebbero scrivere un libro, a cui è stato detto di scrivere un libro dal punto di vista del marketing, della vendita. Però c’è un problema.
Il problema di fondo è che io devo sapere esattamente quello di cui sto parlando. È secondo me un punto fondamentale in un’ottica di trasparenza e di responsabilità verso le persone che voglio servire, che voglio aiutare. Io devo sapere quello di cui sto parlando.
Se non sono un esperto, o per lo meno non ne so molto di più delle persone dall’altra parte, secondo me è meglio che stia zitto. Anche perché, se anche dovessimo metterla così: io scrivo un libro – o addirittura ci sono i ghost writers, sappiamo che magari alcuni, che non sono proprio bravissimi a scrivere libri, si fanno aiutare da altre persone – ma, mettiamo il caso che io scriva un libro.
Il libro è discreto, è un libro decente. Non funziona. Il libro deve essere bello. Deve essere interessante, deve essere scritto bene. E deve trasparire da quello che scrivo, in ogni parola che scrivo, che sono un esperto! E non ne so solo un pochino, ma ne so tanto! Quindi, grazie a quello che scrivo nel libro, posso aiutare le persone. Secondo me la prima regola, Emanuele, è che devo avere passione in quello che faccio – perché la passione passa, passa a prescindere da come lo scrivo – e poi devo essere anche competente.
Una volta che ho passione e sono competente, a questo punto va bene che lo scriva, va bene che mi faccia anche aiutare per certi versi. Perché dal punto di vista della realizzazione, scrivere un libro magari non è una cosa da tutti. Quindi ci sono modi, metodi e aiuti per scrivere un libro di valore, più rapidamente, senza andare a snaturare quella che è la natura del libro. E poi c’è un passaggio ulteriore. Una volta che io ho il libro, che è ricco di contenuti, che cosa faccio dall’altra parte? Semplicemente posso strutturare il libro in maniera tale che mi aiuti a vendere di più, a posizionare il mio prodotto, il mio servizio, la mia azienda, come qualcosa di diverso rispetto alla concorrenza. Qualcosa di unico. Qualcosa che, proprio come dicevamo a pranzo, aiuta a superare tutte le possibili obiezioni all’acquisto.
Ora, nel momento in cui soprattutto il vostro processo di vendita è un processo mediamente lungo, quindi non banale, magari le persone vi fanno tante obiezioni. Avere un libro diventa fondamentale, perché io non ho un cellulare, faccio così e in due secondi e finita lì. Un libro è qualcosa che uno porta in giro con sé, se lo legge a letto, se lo legge in momenti molto particolari della propria giornata.
Quindi la persona comincia a conoscervi, si fida di voi, e più traspare la vostra passione, più traspare la vostra competenza aumenta la fiducia nei confronti di chi ha scritto questo libro e quindi la possibilità di vendere ciò che avete dall’altra parte. Però dovete sapere anche come farlo, perché non è banale questo passaggio.
Grazie, Davide, le tue osservazioni sono molto interessanti. È chiaro che probabilmente gran parte delle persone che ci stanno seguendo, non sono abituate a scrivere libri, magari non hanno tempo per scrivere libri. Noi all’interno di Bookness.it, come tu hai potuto verificare, abbiamo un sistema che permette di estrarre da queste persone quel know how unico di cui tu stai parlando.
E questo è il bello dell’Italia, di questi piccoli e medi imprenditori che in realtà sono dei grandi imprenditori, delle grandi persone che riescono veramente ogni giorno a sfidare la propria quotidianità attraverso il raggiungimento di obiettivi. E questo permette loro di avere delle conoscenze che nessun altro ha.
Quindi noi in Bookness.it semplicemente non facciamo altro che dare delle risposte a delle domande che possiamo porre a questi imprenditori, proprio per estrarre da loro questo know how unico. A parte quest’aspetto che riguarda il servizio Bookness.it, di cui tu stesso oggi sei un testimonial illustre, e al di là del fatto di quanto il libro sia importante e funzionale come strategia principale di content marketing per un imprenditore di qualsiasi tipo, ciò che vorrei chiederti, dopo questo pranzo impegnativo (tra varie portate di pesce e vari bicchieri di vino… però, come si dice, in vino veritas, quindi quest’intervista ha un valore unico e irripetibile ) è questo: Davide, dopo questa conversazione, dove abbiamo evidenziato quelli che sono i benefici di un libro dal punto di vista del marketing, del business, dell’autorevolezza e tutto quanto ne consegue, parlaci dei tuoi progetti futuri.
I progetti futuri sono, nell’arco del prossimo anno, di aiutare centoventi persone, forse qualcuna in meno, a dir la verità, a diventare un grande punto di riferimento nel mondo dei corsi online. Quindi attualmente sto lavorando per un’azienda che produce corsi online, in maniera molto verticale, molto specifica.
Puntiamo tantissimo sulla qualità del prodotto venduto. Quindi selezioniamo noi i temi, selezioniamo noi gli autori, non è che chiunque può diventare un nostro autore, ma puntiamo estremamente alla qualità. Tutti i corsi che escono sono soprattutto per le grandi aziende, per i professionisti strutturati e cerchiamo di dar loro tutte le informazioni che servono in maniera veramente trasversale, a 360° gradi, per migliorare non solo la parte di vendita, di marketing, del business, ma magari anche la parte collegata alla produzione, la parte amministrativa, la parte di gestione del personale che spesso rimane un po’ in secondo piano. E poi ho anche una piccola passione, che è quella del canto, per cui…
Il canto?
Il canto, sì, sì. Io sono un tenore in erba.
Un tenore?
(canta) Sì, mi piace moltissimo cantare. Sto partecipando, siccome adesso vivo a Rimini e lavoro a San Marino, al coro di Rimini. Sto cominciando a cantare un po’ per i fatti miei, ovviamente nel mondo della lirica e chissà mai cosa potrebbe succedere in futuro. Mai dire mai. È un po’ tardi, vista l’età, ma mai dire mai.
Ti ringrazio tantissimo per quest’intervista un po’ anomala, a seguito di un pranzo veramente ottimo. Ti ringrazio per la compagnia, le tue risposte rivelano che nel momento in cui tu scrivi un libro e ti posizioni nel mercato come riferimento nel tuo settore, di fronte a te si possono aprire tantissime opportunità inerenti strettamente al tuo business, ma anche riguardanti la tua libertà professionale e personale.
Posso interromperti un secondo e dire una cosa ai ragazzi dall’altra parte? Parliamo del dubbio più grosso che secondo me può avere un imprenditore, un professionista, nello scrivere un libro. Ed è che fondamentalmente non ha mai scritto un libro.
Scrivere un libro, diciamocelo chiaramente, non è una cosa banale. Devi avere dimestichezza con la scrittura. Questo nel 90% dei casi. Però cosa succede? Succede che se tu sei un esperto, sei un professionista, quella roba non è che la stai soltanto raccontando, ma la fai veramente ogni giorno, c’è una persona come Emanuele, come il suo team, che ti può aiutare, tipo Socrate.
Socrate aveva creato quest’arte della maieutica, della levatrice, ci insegnavano a Filosofia, e cosa succede? Se tu non sei capace di tirare fuori da solo queste idee, organizzarle in un flusso logico, in una conversazione, in un’ampiezza come quella del libro, c’è Emanuele con il suo team che ha strutturato un sistema, in parte usato anche con me, che ti permette proprio di fare questo.
Ti fa delle domande, ti aiuta a tirar fuori quello che tu hai già a livello di conoscenza, ti aiuta a organizzarlo all’interno di un libro. Il tutto in maniera molto rapida, molto semplice, molto naturale, e soprattutto impiegando pochissimo tempo.