Intervista alla Dott.ssa Fiorella Palombo Fioretti autrice di “Manuale di psicologia in farmacia”

Libro per la Psicologia in Farmacia

Ciao a tutti e benvenuti in questa nuovissima intervista di Bookness.

Dall’altra parte per me è veramente un onore avere la dottoressa Fiorella Palombo che è un luminare nel suo campo e ha pubblicato da poco un libro che sta avendo un grandissimo risalto per quel che riguarda proprio la nicchia molto specifica, molto scientifica, ma anche in alcuni casi molto commerciale perché tutti abbiamo a che fare con i farmaci però sarà lei a spiegarci tutto.

Dottoressa Palombo, ci dica chi è…

Sono Fiorella Fioretti psicologa, psicoterapeuta e seguo anche un indirizzo psicoanalitico perché è una formazione abbastanza lunga e dato che non sono più in tenera età ho iniziato a studiare anche sul campo e non solo, ma anche attraverso documentazioni inerenti alla farmacia.

La farmacia dei servizi e di comunità c’è sempre stata nel sociale, è sempre stata di grande aiuto. La figura del farmacista come riferimento territoriale per la salute.

Quindi diciamo che da quando esiste la farmacia dei servizi e le successive evoluzioni c’è stata la possibilità anche di offrire il servizio di psicologia in farmacia chiamato psicologo in farmacia perché poi si tratta di creare una sinergia con i farmacisti e quindi è sempre un ambito dove assume una grande valenza la relazione interprofessionale.

Un’equipe per aiutare le persone, quindi la risposta al bisogno comprende anche quello di parlare con uno psicologo e di dare una risposta adeguata quando una persona espone un problema specifico e quindi di tipo psicologico, da cui nasce il libro che ho avuto il piacere di pubblicarlo tramite voi per vari motivi e devo dire che sono molto contenta perché è fatto molto bene. Non solo la copertina ma è anche fatto molto bene a livello di impostazione grafica, dalle figure a tutto. È veramente molto professionale e bello.

Un’editoria diversa da quella tradizionale ma non inferiore e questo ha dato a me e all’associazione di cui sono presidente, che è l’associazione nazionale psicologi in farmacia, la possibilità di poter comunque anche avere una distribuzione indipendente per un libro che può essere di grande interesse, non solo per i farmacisti ma per tutti gli operatori sanitari che vanno ad operare all’interno della farmacia.

Noi siamo stati i primi con l’associazione in collaborazione con Federfarma Veneto a dettare delle linee guida, cosi si è aperta la strada alle linee guida. Le linee guida si differenziano tra farmacia comunale e farmacia privata.

In questo libro ci sono entrambe e diciamo che quello che è stato il mio interesse è proprio di scrivere destinate alle farmacie private che sono tantissime, la maggior parte ed è stato dato ampio spazio è al colloquio psicologico e tutto quello che riguarda la salute e la progettazione.

Devo dire che ho avuto grandi collaborazioni nel scrivere questo libro, perché c’è il professor Rocco Carbone che ne ha scritti molti e con cui collaboriamo da anni ed è membro del tavolo tecnico per la farmacia dei servizi all’interno del ministero della salute. Quindi chiaramente è un personaggio

Nell’introduzione abbiamo il presidente uscente della Federfarma Veneto e il professor Ivano Spano che devo dire è un senior dell’università molto conosciuto. Abbiamo anche una docente dell’università dell’Aquila con cui facciamo ricerca da un pò di tempo attraverso l’associazione e per conto dell’associazione.

Ti ringrazio veramente hai fatto una lunga introduzione, ma ti ascoltavo con grande attenzione perché sei già andata a rispondere ad alcune delle domande che avrei voluto farti.

Ora per gli ascoltatori mi piace sottolineare alcuni aspetti che tu hai evidenziato in maniera molto chiara. Questo è un libro autorevole, un libro scritto da una persona che in questo ambito è una referenza Nazionale, e all’interno del libro ci sono anche degli interventi di altissimo livello, da un punto di vista professionale e scientifico ma anche istituzionale, infatti mi hai parlato delle persone che assumono dei ruoli molto importanti nelle associazioni che coinvolgono queste materie.

Andiamo proprio a sfatare un luogo comune, quando si creano libri così importanti e anche dal punto di vista del Networking così rappresentativi, non ci deve essere giocoforza dietro un nome, che sia un editore altisonante o che sia una associazione.

So che importanti testate giornalistiche si stanno interessando a questo libro, ma anche con l’editoria Indipendente si può fare questo tipo di divulgazione, di questo tipo di diffusione della cultura attraverso lo Strumento editoriale per eccellenza che è il libro.

Quindi io credo che con questa tua lunga interessantissima introduzione che hai fatto emerge questo aspetto.

Come sai chi segue Bookness, principalmente vuole utilizzare il libro per il proprio business. Quindi, questo tuo libro come hai intenzione di promuoverlo e come ha intenzione di usarlo per fare in modo che diventi proprio una strategia per la crescita della tua attività anche solo a livello comunicativo?

Innanzitutto stiamo scrivendo il secondo libro. Questo è il primo volume, è proprio per differenziare quello che è un argomento generale, un contenitore fondamentale per poter avviare un servizio di questo tipo.

Il secondo libro sarà destinato a rafforzare quelle che sono già delle parti importanti scritte nel primo volume e più nello specifico tratta argomenti molto interessanti per tutti, per il sociale e per i psicologi. Nel secondo volume, la mia idea è quella di fare delle presentazioni che è un ottimo metodo abbastanza classico, ma importante.

Come sai, ho avviato la possibilità di poter ordinare il libro anche dalle tv e in tutte le librerie e questo non è così scontato. Inoltre sto creando degli accordi per promuoverlo. Credo sia importante anche farlo attraverso i social, fare delle dirette e dare delle idee, delle spiegazioni, mettersi un pò al servizio anche degli altri che ci voglio anche fare delle domande. Ho già fatto la presentazione di un gruppo, che è il nostro e che ha circa 800 iscritti e mando newsletter. E poi pubblico nei vari siti.

Ho chiesto ai colleghi di fare una recensione nel caso in cui fosse valido il libro, perché non voglio cose false. Chiedo di leggerlo e poi fare la recensione, comunque sulla base di un’impressione reale e quindi quelle recensioni sono tutte di colleghi che hanno seguito il percorso e l’hanno acquistato e letto. Ho avuto anche dei feedback molto positivi da farmacisti.

Poi ho mandato il libro ai vari referenti delle Pharma e lo mando volentieri in omaggio ad alcuni che sono interessati a leggere, che magari possono avere un ruolo importante per la diffusione.

Quindi ti rivolgi al farmacista, al libero professionista, all’imprenditrice ecc. Hai qualcos’altro da vendere dopo, magari una consulenza oppure un corso più avanzato?

Noi quello che possiamo fare è offrire il servizio a psicologi formati per lavorare nel contesto della farmacia, che è veramente un requisito fondamentale. Per noi essere in possesso di questa formazione è essenziale per non fare errori e non mettere a rischio il nome di psicologi e della farmacia.

Chiaramente errori non si possono fare in quel contesto, e lo dico banalmente, non si può procacciarsi la clientela.
Vogliamo dare un servizio reale e dobbiamo trovare dei finanziatori che ci aiutino a dare questo servizio e che non sia solo il singolo farmacista a dover pagare per avere una figura professionale di alto livello.

Ecco questo offriamo, la formazione.

Una cosa è vendere farmaci su prescrizione medica e un’altra è dare consigli. Ecco perché si parla di servizi cognitivi in farmacia che vuol dire essenzialmente dare consigli. I consigli necessitano di una formazione basata sulla capacità e di raffrontare le proprie abilità preesistenti e acquisirle nell’ambito della comunicazione che è fondamentale per il paziente.

Permettermi di presentare una collega che ha acquistato il libro, che è la dottoressa psicologa psicoterapeuta Diletta Crivellaro che lavora con la nostra associazione che ho fondato.

Buongiorno dottoressa Crivellaro, ho una domanda per lei in relazione al libro di Fiorella. Il libro di Fiorella, da quello che ho capito, non essendo un esperto del settore, è per farmacisti e grazie a questo libro riusciranno a ottenere una comunicazione migliore con le persone che vanno in farmacia a chiedere dei consigli per acquistare dei farmaci, ma la comunicazione non è mai un percorso unidirezionale.

Quindi la domanda che vorrei farle è questa: il libro di Fiorella può essere valido anche se rivolto ai clienti della farmacia e non solo ai farmacisti? Se allarghiamo il bacino di utenza, se facciamo in modo che questa conoscenza si diffonda anche per i fruitori del servizio delle farmacie, può essere utile che ne usufruiscano anche loro?

Il manuale è rivolto al professionista, cioè quindi lo psicologo che opera all’interno della Farmacia ma anche al farmacista stesso, per riuscire ad accogliere nel migliore dei modi la persona che chiede il servizio. Quindi più che all’utente è rivolto ai tecnici del settore.

Speriamo un giorno magari di poter scrivere qualcosa che sia veramente destinato al cliente o utente della farmacia. Di fatto le brochure che abbiamo sono descrittive del servizio e vengono messe in farmacia al servizio degli utenti perché possano esser lette e qualche volta scriviamo anche qualche articolo all’interno di riviste.

Dottoressa Fiorella Palombo Ferretti dove possiamo trovarvi online per entrare in contatto con te e approfondire magari ulteriori informazioni oltre il libro?

Nel mio sito personale che è www.fiorellapalombo.it oppure su www.farmaciaepsicologia.it. Ovviamente anche su Facebook e Linkedin.