Dalla divisa alla penna: la storia dietro a “Melo, il risolutore”
Nel mondo della consulenza, raccontare la propria esperienza è uno dei modi più autentici per attrarre nuovi clienti. È esattamente ciò che ha fatto Carmelo Bonanno con il suo libro strategico, trasformando una vita intensa in un racconto che parla di giustizia, riscatto e coraggio. Oggi Carmelo lavora come assistente amministrativo nella Pubblica Amministrazione, dopo una lunga carriera nelle Forze dell’Ordine interrotta da una patologia oncologica: un passaggio complesso che ha acceso una nuova forma di espressione, la scrittura.
Un romanzo, un messaggio: quando la fiction apre una strada reale
“Melo, il risolutore – La prima indagine” è un romanzo che mescola fantasy, thriller e noir. Al centro c’è un ex sergente con un passato che brucia e un presente orientato a fare la differenza quando il sistema fallisce. L’obiettivo è chiaro: consegnare alle nuove generazioni — e in primis a suo figlio — un invito a combattere per la verità e la giustizia, “a qualunque costo”, usando la penna dove una volta c’erano le stellette.
Melo, un alter ego narrativo
Il protagonista porta in sé tratti dell’autore: non una copia conforme, ma un riflesso volutamente stilizzato. Persino alcune immagini del libro nascono da scatti personali rielaborati, a sottolineare un’identità creativa che vuole lasciare un segno oggi e “fra cento anni”.
Riconoscimenti e reazioni: l’anno della svolta
Durante l’intervista è emerso che Carmelo ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica: un momento inatteso e motivo di grande orgoglio, più simbolico che pratico, ma potentissimo dal punto di vista personale.
La pubblicazione del libro ha scatenato una catena di telefonate e messaggi: amici, colleghi e parenti hanno accolto l’opera con sorpresa e stima, riconoscendo il coraggio di “metterci la faccia” e condividere una storia così intima e insieme universale.
Perché questo libro è “strategico”
In Bookness, i romanzi non sono mai solo intrattenimento. L’opera di Carmelo funziona come ponte tra biografia e narrazione: unisce credenziali reali — la disciplina, il senso del dovere, l’impatto di una vita nella sicurezza — a un linguaggio capace di toccare lettori che hanno vissuto ingiustizie, traumi o semplicemente desiderano un esempio da seguire. È così che un libro “creativo” diventa un asset di brand personale: fa emergere valori non negoziabili e li rende memorabili, creando fiducia.
Destinatari e utilità concreta
Il romanzo parla a chi si è confrontato con ostacoli e distorsioni del sistema, ma anche a chi cerca un promemoria di integrità. L’intenzione sociale è esplicita: dare voce a chi non ce l’ha e ricordare che la giustizia è una pratica quotidiana, non uno slogan.
Scrivere per educare: il ruolo del libro nella vita di un padre
La dedica a suo figlio è il cuore dell’opera. Non è un semplice tributo affettivo: è un patto educativo messo nero su bianco, un manuale di valori romanzato che spiega come si resta dritti anche quando tutto intorno vacilla. In questo senso, “Melo, il risolutore” è anche un progetto di legacy personale.
Guarda l’intervista completa
Il video è in alto a questa pagina: ascoltare la voce di Carmelo aggiunge livelli di senso alla lettura e mostra l’autenticità dell’autore mentre racconta genesi, obiettivi e retroscena del libro.
Contatti e disponibilità
Il libro è disponibile su Amazon in cartaceo ed ebook; per contattare l’autore puoi scrivere a meloilrisolutore@gmail.com o carmelobonanno83@gmail.com.
Come si è trovato con Bookness
Carmelo racconta di essere “veramente soddisfatto” del percorso editoriale, sottolineando la qualità della collaborazione e ringraziando la famiglia per il sostegno durante la lavorazione del testo. Una testimonianza che parla di metodo, ma soprattutto di fiducia.
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