Tutta la Sicilia in 391 tappe: l’impresa editoriale di Ignazio Corrao
Nel mondo della consulenza, raccontare la propria esperienza è uno dei modi più autentici per attrarre nuovi clienti. È esattamente ciò che ha fatto Ignazio Corrao con il suo libro strategico Tutta la mia Sicilia in 391 tappe, un’opera che ripercorre ogni singolo comune dell’isola—sì, tutti e 391—trasformando un tour epico in un racconto vivo, documentato e accessibile.
Dall’aula di Bruxelles ai borghi di Sicilia
Corrao, dopo due mandati al Parlamento Europeo, ha scelto di rimettersi in viaggio per la sua terra. Montagne, isole minori, paesi rurali fuori dai radar: il progetto nasce come esplorazione sistematica e diventa presto un archivio di storie locali. La seconda sfida è stata editoriale: scrivere 391 capitoli, uno per ogni tappa, per restituire un mosaico completo fatto di bellezza, contraddizioni e memoria.
Un libro-viaggio che si legge a capitoli
Il volume, corposo ma scorrevole, è pensato per la consultazione “a spizzichi”: apri un comune, entri in una storia, scopri un dettaglio. È guida, diario e antologia di leggende locali allo stesso tempo; una mappa narrativa che invita a esplorare la Sicilia oltre i luoghi comuni, capitolo dopo capitolo.
Meraviglie e contraddizioni: la Sicilia senza filtri
Nel dialogo con Emanuele Properzi sono emersi alcuni spunti che meritano attenzione: il libro non edulcora nulla. Accanto al patrimonio architettonico—dalla stratificazione arabo-normanna ai palazzi nobiliari—trovano spazio abbandoni, incompiute e ferite urbane. Celebrare il bello ha senso solo se si ha il coraggio di nominare anche il brutto: è un atto d’amore adulto verso l’isola e verso la sua comunità.
Aneddoti che diventano memoria
Tra le pagine restano scene vive: un temporale improvviso che allaga le strade e una vecchia utilitaria che fa da apripista verso il paese successivo; la fame feroce a fine giornata e il ristorante in campagna trovato per caso, con un karaoke imprevisto che trasforma la cena in una notte di canto. Dettagli minimi che accendono una Sicilia vera, concreta, quotidiana.
Cosa resta dopo 391 tappe
Corrao ammette che il viaggio lo ha cambiato: più studio, più profondità, più amore. Vivere all’estero amplifica la nostalgia, ma sono l’immersione nei luoghi e la riscrittura delle loro storie a trasformare il sentimento in conoscenza condivisa. Il lettore ideale è il siciliano—residente o della diaspora—ma il libro parla a chiunque cerchi un legame culturale autentico con l’isola.
Perché leggerlo se non sei siciliano
Per avere in casa un riferimento costante: quando un nome di paese torna alla mente, apri il capitolo e trovi contesto, leggende, scorci e soprattutto prospettiva. Per chi lavora in turismo, cultura o branding territoriale, questo è uno strumento narrativo potente per raccontare la Sicilia oltre le cartoline.
Il ruolo del libro strategico nel brand personale
Dal punto di vista editoriale, Tutta la mia Sicilia in 391 tappe dimostra come un progetto di lungo corso possa diventare un vero “asset” di autorevolezza. Il libro consolida l’identità pubblica di Corrao, posizionandolo come testimone competente del territorio: un capitale simbolico spendibile in conferenze, media, partnership e iniziative culturali. È l’essenza del metodo Bookness: raccogliere un’esperienza unica, ordinarla e restituirla a una comunità, lasciandola lavorare nel tempo.
Guarda l’intervista
All’inizio dell’articolo trovi il video integrale dell’incontro con Emanuele Properzi: ascoltare la voce dell’autore aggiunge ritmo e verità al racconto, facendo percepire la misura reale di un progetto che nessuno aveva documentato così prima.
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