Fulvio Carbone e Carlo De Stasio autori del Sincronario Maya “Soluzioni infinite a problemi immaginari”

Fulvio Carbone e Carlo De Stasio pubblicano il Sincronario Maya

Ciao a tutti e benvenuti in questa nuovissima intervista di BookNess.

È per me un grandissimo piacere avere dall’altra parte Carlo e Fulvio, due persone che, dopo tutti questi mesi, posso dire essere diventati miei amici. Hanno pubblicato un libro straordinario, veramente al di fuori dell’ordinario, un Sincronario Maya, il cui titolo è Soluzioni Infinite a Problemi Immaginari: Tzolkin: il Sincronario Maya.

Partiamo da te Fulvio, Fulvio Carbone. Quando ci siamo incontrati per la prima volta, mi hai raccontato la tua incredibile storia, tanto che volevo che scrivessimo di questo, ma mi hai convinto a farlo sul Sincronario, del suo concetto, della sua base e del suo principio.

Raccontaci, per favore e in breve la tua storia, soprattutto la sua esperienza all’estero, alla
scoperta di nuove consapevolezze e di nuove culture.

Fulvio…

Ero una persona che viveva una vita normale in Spagna, più precisamente in Andalusia. Ero un imprenditore appena sposato con una figlia in arrivo.

All’improvviso, grazie a una serie di circostanze, la più importante direi la morte di mio fratello, ho iniziato a vedere la vita in modo differente, rispetto a come la stavo vedendo e vivendo. I miei sogni erano spariti, non sognavo più di essere ricco, di avere una casa, una macchina. Avevo la necessità di sapere veramente che cosa facessi sul pianeta Terra, chi ero, perché dicevo le cose che dicevo, perché sognavo le cose che sognavo, perché cercavo le cose che cercavo.

In pochi mesi la mia vita è cambiata totalmente. Non ero più la stessa persona, ho iniziato a vivere una vita che oggi si direbbe spirituale, anche se in quel tempo, non conoscevo nemmeno il significato della parola spirituale. Ho iniziato così un cammino per conoscermi nel 2005 e ho avuto un incontro profondo con me stesso nel 2007.

Sono stato a contatto con persone che utilizzavano il Sincronario Maya, il cui significato è illusione, che mi hanno consegnato questo immensa cultura. Dopo averne ben compreso il significato, ho iniziato ad usarlo per aiutare le persone a conoscersi, soffrire meno e iniziare a vedere il mondo in realtà, per come è, e non per come viene immaginato.

Il tuo cambiamento di vita è stato radicale, avvenuto però con una sua gradualità.

Hai introdotto adesso il Sincronario Maya, che, se non sbaglio, hai scoperto in Sudamerica, è
corretto?

Fulvio…

Sono stato, devo dire, in molte parti del mondo e spesso partivo per il Sudamerica. Sono stato a contatto con persone che conoscevano il Sincronario, ma in realtà vi sono stato introdotto, iniziato da una persona spagnola, Andalusa.

Ricordo ancora la prima volta in cui ho parlato con questa persona, che riusciva a sapere cose di me, che io ancora non conoscevo! Devo dire dunque, che per me è stato uno strumento validissimo per incontrarmi tant’è che ho deciso di metterlo a disposizione del mondo occidentale.

Il libro uscirà in quattro lingue, cercando di coprire praticamente i due terzi della popolazione mondiale, nella speranza di poter aiutare tutte le persone intenzionate a fare questo viaggio di ritorno verso se stessi.

Abbiamo accennato al Sincronario Maya e probabilmente alcune delle persone che ci stanno seguendo non sanno cosa sia.

Prima però di parlane nello specifico, Carlo raccontaci della tua esperienza.

Carlo…

Ho avuto una vita molto più normale. Ho fatto l’assicuratore per 30 anni e poi ho mollato per aprire un’attività in Toscana e, chiusa quella, ho avuto la fortuna di essere introdotto in questo mondo proprio da Fulvio, che, fra l’altro, è mio cugino.

Il Sincronario mi ha conquistato praticamente da subito, perché ogni suo aspetto parlava di me e quindi ho avuto modo di scoprirmi, in un certo senso. Particolarmente, ho avuto la fortuna di avere un maestro vicino che mi insegnasse giorno per giorno quello che accadeva e le risposte che il mondo poteva darmi.

Che cos’è Carlo il Sincronario?

Riesci a spiegarcelo in parole semplici che possiamo comprendere tutti?

Carlo..

L’anno Maya dura 260 giorni, ogni giorno ha un suo segno ed un suo dono che si susseguono nei 260 giorni e si ripetono poi, anno Maya, per anno Maya.

Ogni giorno ha una sua energia e, se riusciamo a connetterci con questa energia, praticamente vivremo ogni giorno come veramente un giorno nuovo, ma soprattutto vivremo costantemente nel presente. Seguendo questo calendario, questo Sincronario, riusciremo a vivere la vita di oggi e non quella di ieri, né quella di domani.

Nel nostro primo incontro, mi avevate parlato di questo concetto del Sincronario. Avevate però una visione, un progetto da realizzare, che era uno scalino successivo. Il vostro intento era quello di creare un prodotto editoriale unico al mondo, che seguisse le leggi del Sincronario, ma che fosse in grado di interagire con il lettore.

Per interagire intendo dire avere la possibilità di ricevere un riscontro, di poter scrivere su
questa agenda, di poter essere sempre allineati con uno strumento che una volta acquistato, su Amazon o sul vostro sito, vale per sempre.

Il Sincronario è unico e non esiste un Sincronario per il 2021, uno per il 2022, ma è, come direbbero gli inglesi, “evergreen”. È corretto?

Carlo…

Sì è proprio così.

Ogni giorno ha una sua energia.

Quando fra 261 giorni si ripeterà il primo giorno, avremo di nuovo quella stessa energia, ma noi, nel frattempo, avendo percorso il cammino degli altri 260 giorni, avremo sicuramente una consapevolezza maggiore di quando abbiamo iniziato.

Il libro è strutturato così: ogni giorno ci sono delle frasi su cui riflettere, che ognuno può interpretare a seconda della propria
consapevolezza.

La cosa importante è che il lettore può scrivere, perché abbiamo lasciato uno spazio bianco in ogni pagina, quelle che sono le sensazioni e il vissuto di quel giorno.

Possiamo dire che è un’agenda un po’ più grande.

Fulvio…

Sì. Dopo la parte scritta da me e Carlo, c’è una parte bianca dove si possono annotare le proprie osservazioni, i propri pensieri come un’agenda, un diario personale.

A dire il vero non so bene come definirlo se agenda o libro, per cui ho scelto una frase suggerita da un amico: “un libro da scrivere”.

Grazie anche all’esperienza con te Emanuele e con il tuo team, abbiamo anche pensato di fare un video corso che sarà a cadenza giornaliera per spiegare, raccontare sia in italiano che in spagnolo come avvicinarsi al Sincronario, come togliere infrastrutture, idee che ci portano al dolore.

Nel mondo spirituale a volte sembra che ci vogliano cinquanta anni per conoscersi, per incontrare se stessi. In realtà è curioso sapere che, per incontrare noi stessi, abbiamo bisogno soltanto di una guida che ci aiuti a comprendere dove vogliamo andare e come lasciare il cammino da dove veniamo.

Come diceva Carlo, è curioso e difficile incontrare qualcuno nel mondo che sia presente, è curioso che tante persone non siano presenti.

Dici che è un libro da scrivere però, in verità, io so bene che è un libro molto scritto, c’è stato un gran lavoro dietro. Ci sono tante informazioni soprattutto da un punto di vista strutturale e periodiche, insieme a tutte le caratteristiche del Sincronario Maya e della cultura di questo antico popolo.

Dal vostro sito www.lunaq.org si possono apprendere delle tematiche base, ma c’è anche la possibilità di calcolare il proprio Kin, di cui poi parleremo. Sempre dal vostro sito, possiamo acquistare il libro e una volta iscritti verremo aggiornati sull’inizio di questo corso evolutivo, di cui parlavate.

Che cos’è questo Kin, che possiamo calcolare in autonomia dal vostro nostro sito?

Fulvio…

Se una persona nasce, ad esempio, il 12 dicembre, dice di essere del segno del Sagittario, confermato da tutte le informazioni che troviamo anche in rete.

Il Kin è il giorno in cui abbiamo scelto di vivere questo sogno, possiamo chiamarlo nascita e il giorno in cui sei nato sei per noi un seme lunare. Io sono una notte auto esistente, Carlo è allacciatore di mondi risanante, e questo è il “vestito” che abbiamo deciso di indossare il giorno in cui siamo nati.

Questa energia è composta da una serie di caratteristiche, però a differenza di qualunque altro calendario o studio sulla tua nascita, in realtà è un cammino.

Il Sincronario Maya ti invita a percorrere i 260 gradini o le 260 scale per comprendere che in realtà sei parte di un tutto e la data di nascita è semplicemente il “vestito”, il segnalino da cui sei partito. Ma da quel segnalino, dobbiamo percorrere praticamente tutto il Sincronario come fosse il tableau di un gioco; non puoi rimanere solo a Vicolo Stretto ma dovrai girare per tutto il Monopoli e dovrai arrivare anche a Corso della Vittoria e passare per il Via.

Il libro ed il video corso servono ad accompagnare ogni persona a non identificarsi con il suo segno, ma a viaggiare per tutti i segni e comprendere come mettere in luce tutte le proprie caratteristiche e lasciare quello che, noi e i Maya, chiamiamo ombra.

Questo progetto ha una gittata internazionale.

Avete prodotto il libro dal titolo Soluzioni Infinite a Problemi Immaginari: Tzolkin il Sincronario Maya, in italiano. A breve, la stessa opera, sta per essere pubblicata in spagnolo, portoghese e inglese e tutto dal vostro sito.

Non nascondo che durante questo progetto, veramente impegnativo, abbiamo anche litigato. Ci siamo scontrati, ma è stata un’esperienza unica e credo di crescita per tutti, ma ne è valsa la pena perché sfido chiunque a trovare un’opera simile al mondo.

Fulvio…

Perché è un’opera unica? Perché quello che ho sempre cercato, come informazioni, quando sono entrato nel mondo Maya nel tentativo di comprenderlo, anche in rete, erano tutte informazioni erano troppo vaghe ed interpretabili. Le frasi vai dove ti porta il cuore, oppure segui il tuo maestro interiore, che spesso incontriamo, sono veramente molto belle.

Ma alla fine sono solo frasi vuote, perché in realtà non sai dove andare, non sai dove sta il maestro interiore, non sai dove ti sta portando il cuore. Così con Carlo abbiamo fatto un lavoro veramente di una precisione certosina. Abbiamo tradotto ogni concetto in una forma semplice.

Ci sono metafore, giochi o semplici spiegazioni per far sì che questo mondo spirituale, così lontano, in realtà possa essere vissuto giorno per giorno attraverso il nostro vicino, comprando il pane, in una coda al supermercato o parcheggiando una macchina.

Questo mondo è quello che abbiamo scelto per vivere questo sogno e non è possibile, che qua, non possiamo “risvegliarci”. Credo che abbiamo tutte le carte in regola per farlo e questa è la mia visione.

Ho dedicato tutta la mia vita a questo e continuerò a farlo per il resto della mia vita.

Lavorando con voi mi sono arrivate tutte queste informazioni, riferimenti a siti di spiritualità, concetti di vario tipo, ma tutto con una certa astrattezza.

Sono stato partecipe di questo vostro lavoro di estrapolazione da un mondo astratto di informazioni, che poi diventano azioni reali e semplici, che ci permettono ogni giorno di migliorarci, attraverso un ciclo che dura esattamente un anno Maya.

Detto questo, il vostro sito, ripetiamolo è www.lunaq.org . Perché “luna q”?

Carlo…

“Una q” in Maya significa sole, quindi più per assonanza che per altro.

Quindi se “una q” significa sole, voi avete messo l’opposto, la luna, come gioco letterale.

Fulvio…

Diciamo che anche quando due persone si incontrano cambiano la propria energia.

È evidente che quando tu sei solo hai un energia e quando ti incontri con tua figlia, ad esempio, cambia l’energia e tutti percepiscono questo, ma nessuno sa cosa farne. Questo lo spiegheremo bene anche nel corso.

Carlo ed io quando siamo insieme siamo una luna, quindi “luna q” ha anche a che fare con il nostro progetto.

Vi ringrazio per la vostra collaborazione per la vostra intervista.

Fulvio volevi leggere qualcosa all’interno dell’agenda?

Fulvio….

In realtà, nella pagina dei ringraziamenti c’è un passo che abbiamo dedicato a te e tua figlia. “Così in un solo battito di Kin, il sogno si stava manifestando in lingue a noi sconosciute.  Una bambina nella web, protagonista inconsapevole della nostra storia, ci portò ad addentrarci in mondi a noi sconosciuti.

La bambina che era una musa ci presentò suo padre, un uomo che cresce lentamente, ma che ci indica il cammino per crescere velocemente: Emanuele seme lunare.”

Grazie, mi state facendo commuovere.

La Bambina è mia figlia. Mi avete conosciuto attraverso alcune pubblicità dove l’ho coinvolta, in maniera molto molto divertente, anzi lei stessa si diverte tantissimo facendo questi video con me.

Fulvio…

È curioso perché quando ho visto il video della bambina, ero già in contatto con un’impresa americana per editare il libro.

Ero con Carlo e avevamo questa riunione, ma quando la sera vidi questa bambina che ti stava semi torturando, capimmo subito che avremmo dovuto farlo con te!

E così è stato!

Grazie! Grazie ancora! Vi mando un abbraccio!
Fulvio e Carlo…

Grazie a tutti! A presto!

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