Ciao a tutti e benvenuti a questa nuovissima intervista di Bookness, dall’altra parte Fabrizio Cirillo, il mitico boss delle cappe. Bando alle ciance Fabrizio, dicci chi sei e di che cosa ti occupi?
Ciao Emanuele, grazie. Guarda io sono un esperto di dispositivi di protezione collettiva, quindi cappe chimiche, cappe di sicurezza biologica. Quelle che troviamo all’interno dei film quando c’è un rischio biologico elevato perché ci sono virus tipo l’ebola o altri virus strani che possono infettare il mondo e quindi vedi questi omini tutti bardati che lavorano sotto le cappe… ecco quelle sono la merce che noi trattiamo, io sono un esperto di queste tipologie qui, poi la famiglia si allarga e ce ne sono anche di altro tipo.
Molto interessante, agisci direttamente sulla salute delle persone informandole sui rischi subdoli che possono celarsi dietro dei dispositivi che quotidianamente usiamo nella nostra casa.
Per questo hai scritto un libro che ha fatto grande scalpore perché giustamente hai cercato di catturare l’attenzione su queste tematiche così importanti che molti valutano in maniera superficiale, dando al libro un titolo che cattura l’attenzione. Si chiama se non sbaglio “Apocalisse Zombie”, giusto?
Apocalisse Zombie, sì certamente. Il titolo è stato da una parte criticato dall’altra ha lasciato un po’ di stucco i clienti ma lo scopo era proprio quello di far breccia. Intanto è il primo libro scritto al mondo sul tema, non esistono libri sulle cappe quindi da questo punto di vista è interessante ma anche unico. L’idea era appunto far breccia e rompere un po’ la monotonia, la quotidianità perché le cappe ahimè vengono viste come arredo di laboratorio nonostante siano l’unica arma che ha il tecnico di laboratorio per difendersi da rischi biologici e chimici che tu hai menzionato.
Rischi non indifferenti che poi può portarsi dietro, a casa con i propri famigliari, con i cari, con i figli o anche semplicemente con la collettività. Fino ad arrivare ad inficiare il prodotto. Nel libro parlo proprio di questo, di come diventare un vero professionista perché magari usano sì le cappe da vent’anni ma non hanno minimamente capito di come funzionano e quali sono le differenze quindi possono inficiare il prodotto.
Lascio immaginare che sotto cappa viene fatto di tutto: esami oncologici, preparati oncologici, quindi farmaci iniettabili che vengono dati ai pazienti che hanno il cancro e quindi devono essere prodotti sterili. Immagina una situazione delicata e allo stesso tempo quel prodotto è cancerogeno per l’essere umano che lo sta trattando quindi per l’operatore. C’è un duplice aspetto.
Così come per le aziende di procreazione medicalmente assistita dove vengono fatti nascere i bambini. Riguarda quindi le famiglie che hanno problemi a far nascere i bambini, vengono trattati sotto cappa gli ovuli della donna e anche quello è un problema perché c’è bisogno di un flusso sterile. Lì dove manca questa sterilità ci può essere un problema. Andando avanti incontriamo tutta una serie di cose, passando dal biologico al chimico anche per quanto riguarda i gas come ad esempio formaldeide, acidi, solventi che vengono utilizzati poi ovunque, dalle industrie alla università.
I nostri ragazzi che stanno all’università rischiano di sorbirsi una marea di fumi e i genitori che magari fanno un altro lavoro non hanno idea di cosa sono le cappe. Mandano i figli all’università ma poi le università sono scandalose. Parlo per Roma ma anche per l’Italia in generale. Abbiamo cappe molto vecchie e tantissimi problemi perché non le sanno utilizzare o non sono state controllate.
Bene Fabrizio, hai fatto un quadro veramente esaustivo con un aspetto da sottolineare che è quello relativo al fatto che per spiegare queste tematiche è necessario un approccio scientifico e quindi, da un punto di vista commerciale, educare il tuo pubblico. Per farlo hai creato uno strumento di marketing, probabilmente il più potente strumento di content marketing che un imprenditore oggi può creare, che è il libro.
Attraverso questo libro tu hai dato tutte queste informazioni in maniera compatta, esaustiva e fruibile al tuo pubblico, educandolo e informandolo e magari anche formandolo in maniera corretta. Detto questo quali sono i vantaggi che ti ha portato questo libro nell’educare i clienti e, da un punto di vista commerciale, per chiudere più vendite?
Guarda posso dire tranquillamente che ormai non do neanche più il biglietto da visita, io do il libro. Condivido quello che hai detto tu, è il più grande strumento di marketing che un imprenditore, o anche un libero professionista può usare per tirare su il proprio livello e farsi apprezzare. Poi io sto andando avanti e sto già scrivendo il secondo però ecco, almeno un libro fa la differenza. Questo in un contesto di marketing: darlo a posto del biglietto da visita a un potenziale cliente fa salire enormemente il livello di percezione di professionalità, di qualità, di tutto.
È assolutamente uno strumento potentissimo, lo rifarei e lo farò, continuerò a scrivere e penso che scriverò più libri possibile perché in termini proprio di risposta c’è stato un cambiamento notevole, da che non si ricordano di te, per quanto puoi fare, a ricordarti immediatamente solamente perché hai scritto un libro. E poi diciamocelo, il libro è qualcosa che è difficile che venga gettato via. Una sales letter, una mail sono tutte cose di passaggio che magari neanche vengono percepite di valore. Il libro viene percepito sempre di valore al di là del prezzo al di là di tutto e quindi invade l’ambiente ed è utilissimo.
Quindi da un punto proprio numerico puoi darci delle indicazioni come ad esempio la percentuale di conversione in vendita, com’era prima del libro e come è stata dopo?
Allora premetto che è stato inserito all’interno di un mio sistema di marketing. Però fatto sta che ritengo che il libro sbilanci per un 80% quello che è stato tutto il sistema di marketing, in assenza del libro sarebbe stato tutto più carente. In termini di fatturato c’è stata una crescita continua da quando non avevo il libro a quando ho iniziato a diffonderlo: almeno un 50% è stato l’incremento immediato.
Poi ovviamente un incremento iniziale del 50% che poi è sceso ma sempre con un incremento, sicuramente fa tanta, tanta differenza. In ordine numerico non so dirti la conversione precisa ma fa tantissimo perché vedo che mi ricordano.
Sinceramente non credevo neanche che qualcuno lo leggesse perché è una nicchia molto ristretta, stiamo parlando di tecnici di laboratorio, sì aziende farmaceutiche, università e quant’altro però migliaia di persone non milioni. Migliaia che però su Linkedin mi hanno dato modo di arrivare a circa 10mila follower e stanno sempre crescendo. Sicuramente tanti risvolti perché ti ricordano rispetto ai tuoi competitor che non ce l’hanno.
Quando arriva l’offerta insieme al libro ovviamente cambia rispetto all’offerta senza libro: tu vieni percepito come un professionista di rispetto mentre nell’altro caso nulla, solo un foglio di carta che arriva. Questa è l’enorme differenza.
Bene Fabrizio, sono dei risultati davvero incredibili, da pelle d’oca. A parte questo ti ringrazio e ti chiedo i tuoi progetti futuri e i link che metteremo qui nel video su dove trovarti e dove trovare il tuo libro che, al di là di tutto, è da leggere perché impatta sulla salute delle persone in maniera subdola quindi è uno di quei libri che devono essere sfogliati e letti con attenzione.
Il libro lo troviamo a questo link e lì praticamente è legato a chizard che è un portale informativo che io ho creato, www.chizard.it gratuito, quindi chi vuole può informarsi perché, anche se io preferisco sempre i cartacei che hanno un altro spessore e mi piace leggerli, chi vuole trova anche il blog e informazioni più rapide. Ho un’azienda che si occupa di sistemi di sicurezza collettiva quindi validazioni e controlli di filtri e quant’altro ed è la technocappe www.technocappe.it .
Benissimo! un saluto e al prossimo libro 😉