Silvia Ceriegi, lascia l’ufficio e diventa blogger: “Il libro mi ha portato sull’Olimpo”

Ciao a tutti! Benvenuti in questa fantastica nuova intervista di Bookness, dall’altra parte Silvia Ceriegi, una donna, un’imprenditrice. Una persona che ha fatto un passo importante: è diventata una indipendente grazie anche alla scrittura e pubblicazione di libri in self publishing.

Allora ciao Silvia, dicci subito chi sei e di cosa ti occupi.

Ciao Emanuele ti ringrazio per farmi essere qui oggi. Ho 40 anni, sono un chimico industriale, lavoravo nella pubblica amministrazione quando ho aperto un blog di viaggi che si chiama Trippando. Nel periodo in cui sono rimasta incinta del mio secondo bimbo ho aperto una rubrica relativa al blogging, perché molti blogger mi chiedevano consigli. Sono una blogger della prima ora, ho aperto nel 2011… in tanti mi chiedevano consigli su cosa fare, quando pubblicare, come comportarsi on line. Da questo è scaturito il primo libro che ho realizzato grazie a Bookness che si chiama ”Pillole di blogging” e da lì mi sono stati chiesti corsi per blogger. Quindi è stata proprio una svolta completa dall’avere un blog di viaggi con un rubrica dedicata al blogging ad iniziare a fare regolarmente corsi per blogger. Di recente è uscito il secondo libro che si chiama “I caffè della libertà” dove racconto la mia storia, il licenziamento da un posto pubblico, perché io ero una dipendente comunale, per fare la blogger a tempo pieno anche grazie alla svolta dei libri e dei corsi.

Grazie Silvia, molto interessante questo tuo percorso. Tu sei una mamma di due bambini, allo stato attuale da chimica sei diventata una persona che lavora da casa, vivi a 360 gradi la famiglia, nel pomeriggio passi il tempo con i tuoi figli giusto?

Allora considera che io porto i bimbi a scuola, poi mi fermo a bere un caffè, perché i caffè sono importanti… il libro si chiama “I caffè della libertà” non a caso, perché mi fermo, mi rilasso, prendo un caffè molto lungo, 20, 30 minuti. Poi rientro a casa, non guardo la confusione che si trova attorno altrimenti farei la casalinga a tempo pieno e mi metto a lavorare a computer. In generale lavoro dalle 9 alle 12:30. Dieci all’una esce il bimbo grande che fa tempo corto alle elementari. Quindi riesco a lavorare con lui al pomeriggio, con un po’ di televisione di sottofondo lavoro un paio d’ore. Poi alle 16 prendo anche il piccino all’asilo e entro in modalità mamma.

Fantastico quindi hai completamente rivoluzionato la tua vita, sei passata da un impiego dipendente a uno indipendente trascorrendo tempo con la famiglia e seguendo i ritmi delle persone a te più care che sono i tuoi figli. In questo anch’io un po’ mi rivedo perché ero dipendente di una multinazionale e ora sono indipendente, vivo a due passi dal lavoro, questi sono i miei uffici, pur svolgendo un lavoro molto impegnativo ho la possibilità di passare tantissimo tempo con i miei bambini. Tutto questo, come te, grazie a un libro che scrissi una decina di anni fa e da quello tutto è nato. Vedo che la stessa sorte è capitata a te.

Dunque “Pillole di blogging” è il primo libro che abbiamo pubblicato insieme e tu, avendo conoscenze tecniche, sei riuscita a pubblicarne anche un secondo grazie anche al fatto che nei nostri servizi ci sono dei corsi che ti insegnano come pubblicare da solo e tu questo secondo libro, confermami quello che dico, sei riuscita a pubblicarlo in completa autonomia.

Certo che confermo! Ho praticamente studiato marketing librario grazie al tuo Bestseller Course. Mi ha spalancato più di un mondo e ho aperto la newsletter grazie a quello che leggevo, ho scoperto la possibilità di fare presentazioni, di fare network sui social. Praticamente c’è tutto: sono dei corsi che ti formano a 360 gradi, bisogna studiarli però. Io li ho studiati come quando ero all’Università. Studiandoli con un approccio tecnico, con metodo, per me è stato facile. Ho un’amica che fa l’editor, mi ha curato la parte di editing come la volta scorsa, la persona che mi ha fatto la copertina si è occupata anche dell’impaginazione e tutto era pronto. Con gli account aperti dal tuo staff era già tutto predisposto, è stato proprio un attimo caricare i file, la copertina e piazzare tutto in vendita.

Bene Silvia ottimi consigli. Effettivamente l’indipendenza è proprio questa, creare un percorso dove tutti cercano di raggiungere i propri risultati in base alla conoscenza. Molto interessante quello che hai detto riguardo allo studio perché, come dicono in molti, la conoscenza è potere, fa la differenza. Però attenzione: quello che dico è che non è la conoscenza a fare la differenza ma la conoscenza applicata. Conoscere senza applicare significa rimanere esattamente dove si è. Vedo persone che fanno mille corsi e cosa ottengono? Nulla. Rimangono sempre allo stesso punto… vedo però persone che fanno un corso, come hai fatto tu con Besteller Course Premium Edition, cioè il mio corso di marketing librario più completo, lo hai preso lo hai sviscerato, lo hai studiato, lo hai applicato, hai creato la newsletter e avrai fatto delle presentazioni perché in quel corso si parla di marketing on line e marketing off-line… quindi hai sviluppato un tuo piano di marketing personale che ti ha portato a una crescita. “Pillole di blogging” il primo libro come mi hai detto ha avuto vendite e risultati e grazie alle informazioni presenti all’interno del libro ai portato i tuoi lettori a dei seminari dal vivo.

Ecco, come hai strutturato il tuo business, quali sono i tuoi elementi di monetizzazione di cui, da quello che ho capito, il libro è il tuo elemento di Front End, l’elemento iniziale?

Certo. Ho una parte di monetizzazione legata al blog, quindi pubblicità sul blog, articoli sponsorizzati, viaggi, eccetera. E ho, diciamo un 50%, legato alla parte dei corsi. Per cui organizzo due volte l’anno un corso base per chi vuole aprire un blog e un corso più professionale per chi ha già un blog e vuole monetizzarlo. In questo caso, come fai anche tu, mi dono completamente, metto a disposizione le mie conoscenze sempre aggiornate e insegno come monetizzare un blog. Cerco di avere delle classi sempre relativamente piccole e cerco di insegnare a ciascuno come fare per avere il proprio blog. Da un paio d’anni sto organizzando un evento che si chiama Blogging Camp che è una giornata di formazione per blogger a 360 gradi. Vengono relatori esterni, io sono solo organizzatrice, e parlano dei loro argomenti e delle loro specificità. Vedo che c’è gente interessata che partecipa, tornando a casa scrivono articoli e anche questa è una direzione che mi interessa prendere.

Un’altra cosa che faccio sempre legata a “Pillole di blogging” , perché I “caffè della libertà” è disponibile da pochissimo tempo, è organizzare corsi e consulenze anche per piccole aziende che vogliono gestire un blog aziendale e i propri canali social. Perché in una grande azienda è giusto che ci siano persone che si occupano esclusivamente del blogging, è un elemento fondamentale di marketing aziendale… però in una piccola azienda cerco di insegnare o al titolare o ad alcuni dipendenti delegati come gestire gli account social e come creare un piano editoriale per il proprio blog. In questo modo si vede il passaggio delle aziende dal non essere assolutamente presenti, ho avuto anche aziende con elementi di marketing tradizionale, dove il titolare andava in televisione, dove pian piano le seconde generazioni hanno introdotto la parte dei social e del blog e si vede che ora riescono ad avere clienti provenienti dall’on-line, questa è una grande soddisfazione.

Molto interessante Silvia, quindi ti ringrazio per questo tuo contributo. Qui sotto potete trovare i link per entrambi i libri di Silvia. Un’ultima domanda: consiglieresti a una donna come te che ha impegni in famiglia, quindi una persona che deve fare anche la casalinga, di scrivere un libro per promuovere la propria attività e svilupparla on-line?

Un libro io lo consiglio per tutto perché un libro è come un blog: nel blog ti racconti giorno dopo giorno ma il libro serve a darti autorevolezza. Cioè con il libro sei nell’Olimpo ecco. Ti dà proprio un certo livello… ovviamente deve essere ben scritto ed editato, non deve essere un libro buttato là. Però se è strutturato, autopubblicato, con i criteri dell’editoria classica per cui con l’editing, l’impaginazione fatta bene… deve essere fatto bene, non deve lasciare invidie all’editoria classica. Un bel libro autopubblicato fa la differenza.

E voglio aggiungere una cosa Emanuele, oltre al primo, ci vuole anche il secondo. Per me ogni due anni un buon imprenditore dovrebbe uscire con un nuovo libro perché fa giro. Io ho aspettato molto, quasi quattro anni di distanza tra l’uno e l’altro e devo dire che nell’ultimo anno le persone che hanno partecipato ai miei corsi erano diminuite. Ora che è uscito il libro ho più gente. Sto per fare il corso tra due settimane e ho più gente perché il libro fa giro, fa autorevolezza. Proprio l’ho scritto dicendo “Oddio devo uscire con qualcosa di nuovo perché arriva traffico, fa movimento”.

Belle queste due frasi: “Con il libro sei nell’Olimpo” e “Il libro fa movimento”. Poco prima di iniziare questa piacevolissima conversazione tu mi hai detto una cosa molto interessante: da quando hai pubblicato il nuovo libro automaticamente sono aumentate e si sono riaccese in maniera importante le vendite del primo libro!

Sì, perché come dice Properzi, che io cito sempre, perché in realtà marketing librario l’ho studiato solo con te, quindi non è che io ho contaminazioni esterne, quello che so è lo so grazie a te… Tu dici sempre che il miglior modo per promuovere un libro è scriverne un altro.

Sì sono d’accordo perché alcune mattine mi alzo, guardo le vendite del giorno precedente, e mi accorgo che ho venduto più libri vecchi di quelli nuovi e quindi fa piacere. Vorrei incrementare le vendite del libro nuovo perché ho puntato su quello, c’è una mia evoluzione anche perché racconta la mia storia, ci tengo particolarmente e vedo che le persone comprano anche il vecchio. Bene, l’importante è che il nome giri che poi le persone si affascinino alla storia e rimangano attaccate e poi ti seguono anche per le altre attività. Il libro è una vetrina.

Grazie, con grandissimo piacere ho fatto questa intervista. Qui sotto mettiamo il link dove trovarti, quali sono i link del tuo sito e degli spazi social?

www.trippando.it su istagram trippando, su facebook trippando.blog, silvia@trippando.it per le mail… sono sempre reperibile, sto col telefono spento solo quando dormo per il resto sono sempre connessa.