Benvenuti in questa nuovissima intervista di Bookness. Dall’altra parte il dottor Luca Pasini autore del libro “Guida Pratica per Aspiranti Datori di Lavoro”. Ciao Luca, dicci di cosa ti occupi…
Sono consulente del lavoro quindi mi occupo principalmente di aiutare le aziende e datori di lavoro nella gestione del proprio personale, dei collaboratori e dei propri dipendenti.
Nel dettaglio mi occupo di assunzioni, licenziamenti, buste paga oppure anche la stipulazione di contratti aziendali e purtroppo in questo brutto periodo anche la gestione delle casse integrazioni. In sostanza mi occupo di tutte le pratiche a sostegno del datore di lavoro.
Mi ricordo che mi avevi contattato circa due anni fa. Poi hai procrastinato la creazione di questo libro perchè come gran parte di noi imprenditori sei stato preso da mille task, mille impegni e mille urgenze. Ma in realtà lo avevi già abbozzato e ricordo bene che lo avevi già scritto.
Quindi posso chiederti quando è realmente matura dentro di te l’idea di creare un libro con le tue conoscenze?
L’idea del libro è nata prima di pensare di pubblicarlo, nel senso che è nata come una raccolta di scritti che ho accumulato e creato nel tempo. Ho iniziato a scriverlo perché negli anni mi sono resoconto che i datori di lavoro avevano estremo bisogno di alcune nozioni che gli mancavano e quindi quando mi contattavano lo facevano in maniera superficiale e quindi tardi oppure arrivano molto impreparati senza sapere neanche bene di cosa si stava parlando. Questo aumentava la gestione da parte mia e anche del cliente.
Quindi la creazione del libro è avvenuta negli anni. Non è una lavorazione avvenuta solo nell’ultimo periodo cioè non mi sono bloccato un mese per scriverlo ma l’ho creato piano piano con tutta una serie di idee e di spunti che della mia pratica quotidiana e grazie alle varie richieste dei miei clienti.
Ho quindi elaborato un libriccino molto semplice e veloce che però contiene degli spunti fondamentali ed essenziali per chiunque voglia assumere o ha già assunto dei dipendenti. Di solito chi si rivolge a noi consulenti lo fa a volte in un momento critico in cui il caso è già esploso e bisogna intervenire per sanare i problemi che sono sorti oppure quando si rivolgono a noi non sanno bene chi siamo e cosa facciamo. Quindi nel libro ho messo insieme tutta una serie di suggerimenti che sono fondamentali.
Questo l’ho fatto a prescindere da qualsiasi cosa perché volevo consegnare un valore ai datori lavoro che sono ad oggi l’ossatura principale. Se andiamo a vedere in questo periodo di crisi, quelli che stanno reggendo tutta la situazione sono proprio le aziende e i datori di lavoro.
Nel libro tu ci insegni come far progredire l’azienda senza grattacapi con l’aiuto dei tuoi dipendenti. Ci spieghi meglio questa sinergia interna come la svilupperesti?
Bisogna rovesciare la visione. Mentre molti datori di lavoro dicono io ho la mia azienda e uso i miei dipendenti, in realtà i dipendenti se ben istruiti e condotti possono dare un valore, aggiungere del valore ed essere il cuore pulsante delle aziende. Per fare questo chiaramente ci sono degli strumenti a volte anche banali e semplici. Sono tutte cose che devono essere create e messe in pratica.
Si può partire banalmente solo da un regolamento aziendale, che sembra chissà cosa ma in realtà è un documento in cui si pongono le basi e le regole che devono accettare tutti i lavoratori all’interno dell’organizzazione. Bisogna anche stabilire un mansionario in modo tale che chiunque entri in azienda sa cosa deve fare e questo lo fanno veramente in pochi. Poi fare delle procedure, dei sistemi organizzativi, delle procedure interne in modo tale che tutta l’attività prosegua bene. Questo quantomeno sono delle fasi che ci devono essere in azienda.
Nel mio libro espongo anche altri punti per esempio il codice disciplinare, cercare di utilizzare strumenti sempre più informatici e tecnologici che aiutano e velocizzano tutta una serie di operazioni che in azienda sono ormai diventate quotidiane e quindi aiutano un imprenditore a svolgere la sua attività in maniera migliore. I dipendenti devono essere comunque curati sia dal momento che decidiamo di assumerli sia nel momento in cui eventualmente decidiamo di cessare il rapporto di lavoro.
Bisogna cominciare prima di assumere a fare un certo tipo di ragionamento altrimenti si rischia di fare un’assunzione di cui non c’è bisogno.
E gli insegnamenti all’interno del tuo libro valgono anche per le aziende che per necessità devono lavorare totalmente in smart working?
Lo smart working sicuramente sarà il futuro almeno per alcune attività. Serve ovviamente un cambio di mentalità da parte del datore di lavoro o comunque del corpo manageriale. Il dipendente lavora bene in smart working solo se l’impresa è organizzata per fare in modo che il dipendente agisca in maniera efficace.
Infatti la sfida di oggi è cercare di rendere lo smart working efficace e i datori di lavoro devono per forza lavorare su se stessi e capire quali sono i punti e le procedure da mettere in campo per fare in modo che questo funzioni.
Per quel che riguarda le procedure, tu cosa suggerisci per la condivisione aziendale delle stesse? Le procedure come devono essere? Dei documenti scritti oppure dei file condivisi?
Ovviamente dipende dalla dimensione aziendale e anche dalla tipologia dell’attività e della tipologia dei soggetti che sono coinvolti nei rapporti di lavoro. Per esempio è impensabile che un’azienda edile possa utilizzare procedure informatiche online o delle bacheche online per distribuire le istruzioni.
Quindi va calibrato tutto in base alla realtà aziendale. Il lavoro di solito conviene farlo magari prima in maniera grezza, su carta o su un file però ci sono piattaforme, senza far nomi, che sono molto utili e ci sono anche software house paghe che stanno facendo veramente cose molto interessanti e vale la pena sfruttarle in questo momento.
Ci sono molti imprenditori che seguono queste mie interviste per scoprire come utilizzare il libro come strumento di marketing anche tramite il mio Canale Youtube di Bookness. Quindi saranno sicuramente interessati a quello di cui stiamo parlando adesso e cioè come le tue conoscenze potrebbero aiutare un’azienda a migliorare la propria produttività e risolvere un certo tipo di problemi.
Puoi farci quindi qualche esempio di software che possono essere utili per pmi ma anche per liberi professionisti che magari hanno dei team?
Di software ne ho visti e testati molti ed effettivamente ci sono le software house più grosse e più potenti che operano nel nostro campo che hanno dei prodotti migliori. I prodotti di TeamSystem e Zucchetti sono quelli che effettivamente stanno scompaginando il nostro mercato.
Questi due software sono leggermente più costosi ma funzionano meglio per il settore in cui opero. Ovviamente questi software devono essere gestiti dall’imprenditore e quindi devono essere comunque collaudati, implementati, ecc… Inoltre dipende anche da cose si sta cercando. Se per esempio si sta cercando di avere un software o una piattaforma per condividere documenti o condividere informazioni ci sono online molte soluzioni famose, a volte anche gratis, come per esempio Trello per le attività e le procedure.
Per condividere i documenti ad esempio c’è un software che abbiamo creato noi e che si chiama Magnacarta Software che serve proprio per gestire documenti e prodotti dai gestionali paghe.
Il tuo libro l’ho letto con grandissimo piacere: è corto ma densissimo di informazioni e quindi adatto per imprenditori, presi dalla mille cose da fare, ma che vogliono andare al succo. Questo “libricino” è piccolo da un punto di vista dimensionale ma è un librone per i contenuti che va da affrontare con delle tematiche di grandissimo interesse e di grandissima praticità per ogni tipologia di imprenditori.
Lo hai lanciato in un periodo di grandissima difficoltà economica per via del Covid che imperversa su questo pianeta e quindi sono curioso di sapere come lo stai utilizzando all’interno del tuo business. E’ diventato uno strumento di presentazione per fare delle consulenze oppure è diventato uno strumento per creare dei nuovi lead?
Lo sto usando per rafforzare le relazioni con altri professionisti e nel mio modo siamo un pò tutti connessi. Lo utilizzo quando devo presentarmi a persone che sono interessate alla mia attività, a nuovi clienti o anche a persone che non sono collegate a me direttamente ma che in qualche maniera, possono essere coinvolte da alcune tematiche che affronto nel libro.
Questo libro non l’ho fatto per megalomania o per guadagnarci l’ho fatto proprio per cercare di consegnare un valore al mercato delle mie idee, del mio punto di vista ma soprattutto per utilizzarlo come biglietto da visita.
Quindi stai utilizzando il libro come strumento principale di contatto verso persone che sono strategiche per il tuo business e per la tua attività.
Cosa succede quando sostituisci il tuo biglietto da visita con questo libro? Qual è la loro reazione? Qual è l’impatto che questo libro ha nel tuo business una volta che lo lasci a queste persone strategiche?
Le lascia sempre sorprese! Non se lo aspetta mai nessuno e quindi lascia sempre tutti spiazzati. Dal punto di vista dell’incremento della notorietà sicuramente mi sono arrivati dei commenti di persone che conoscevo. Il libro è uscito più o meno verso fine Ottobre e quindi sono ancora nella fase iniziale.
Ovvio che questo incrementa un po più di fermento e lo sto usando quindi per seminare. Il libro lo porto sempre con me e quando c’è la possibilità lo consegno.
Bene Luca, quali sono i siti dove possiamo contattarti?
Il mio sito è www.fattorelavoro.it e per chi avesse dei lavoratori domestici ho un blog www.colfincasa.com.
Grazie Luca, ci aggiorniamo a brevissimo magari post Covid quando la situazione sarà un po più stabile e potremmo promuovere il tuo libro su più ampia scala. A presto!