Una vita da gemelli: il legame oltre la vita tra Bruno e Vincenzo
Nel mondo della scrittura autobiografica, raccontare una storia vera e profonda può essere un atto di guarigione e allo stesso tempo un dono per chi legge. È esattamente ciò che ha fatto Bruno Ungolo con i suoi due libri strategici pubblicati con Bookness: “Una vita da gemelli – Storia di un amore senza fine” e “Una vita da gemelli 2 – Sospeso tra la terra e il paradiso”.
In questa intensa videointervista condotta da Emanuele Properzi, Bruno racconta la nascita del suo percorso editoriale, nato da un’esperienza profondamente personale e dolorosa: la perdita del fratello gemello Vincenzo.
Un libro nato da un sogno
Bruno confessa di non essere stato uno scrittore “di nascita”, ma di aver sentito la vocazione alla scrittura dopo un sogno potente: Vincenzo gli apparve e gli chiese di scrivere un libro che raccontasse la loro storia, suggerendogli persino il titolo. Da quel momento, ogni sera, Bruno si metteva a scrivere in perfetta solitudine, a un chilometro dalla tomba del fratello. Le parole uscivano spontanee, come guidate da una presenza invisibile.
Il primo libro ripercorre tutta la loro vita insieme: dall’infanzia alla simbiosi tipica dei gemelli, fino al momento della separazione fisica. È un inno all’amore fraterno e alla memoria condivisa.
La seconda parte di un viaggio spirituale
Dopo il primo libro, Bruno ha sentito che mancava ancora qualcosa. Da qui nasce il secondo volume, “Sospeso tra la terra e il paradiso”, che racconta il suo stato d’animo attuale: diviso tra il mondo terreno e quello spirituale. Vincenzo continua a fargli visita nei sogni quasi ogni notte, un legame che non si è mai spezzato.
Durante l’intervista è emerso che questo secondo libro ha un messaggio ancora più profondo: aiutare chi ha perso una persona cara a rielaborare il dolore in chiave evolutiva. La morte, ci ricorda Bruno, non è una fine, ma una trasformazione. Una nuova vita comincia nel ricordo, nella presenza invisibile e nell’amore che continua.
Dalla memoria alla comunità
I libri di Bruno non sono solo un’esperienza personale: sono diventati anche un’occasione di incontro e condivisione. Le presentazioni pubbliche, seguite da centinaia di persone, testimoniano la potenza di una storia autentica. In un paese di meno di 5000 abitanti, Bruno e Vincenzo erano conosciuti da tutti, anche grazie al loro passato da arbitri di calcio.
Bruno racconta con emozione la sua prima presentazione, dove la sala era gremita e tante persone hanno seguito anche online. La risposta del pubblico conferma che la sua testimonianza tocca corde profonde e universali.
Una simbiosi raccontata
Tra i tanti aneddoti presenti nei libri, Bruno ha condiviso uno dei più toccanti: l’unica volta in cui si è separato fisicamente dal fratello a 11 anni, per un breve viaggio. Entrambi, a chilometri di distanza, piansero nello stesso momento. Un episodio che rivela la forza invisibile di un legame che va oltre la comprensione razionale.
Scrivere per guarire e ispirare
Bruno chiude l’intervista condividendo un messaggio potente: l’amore non finisce con la morte. Citando Nadia Toffa, ci ricorda che “non è importante quanti anni metti nella vita, ma quanta vita metti in quegli anni”. E così ha fatto lui, mettendo tutto se stesso in questi due libri.
I volumi di Bruno sono disponibili su Amazon, nelle librerie fisiche e digitali, e sul suo sito www.brunoungolo.it.
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